Il vigneto di Vigna Barberini, impiantato sul Colle Palatino, nel cuore del Parco archeologico del Colosseo, entra da oggi ufficialmente a far parte dell’itinerario Iter Vitis: uno degli itinerari culturali del Consiglio d’Europa nato per promuovere e preservare il patrimonio tangibile ed immateriale europeo del vino e della viticoltura, valorizzandone la sua unicità nel mondo globalizzato.
Un riconoscimento prestigioso, a testimonianza dello stretto ed antico legame del Parco archeologico del Colosseo con la propria tradizione agricola, e che rientra a pieno titolo nel più ampio programma PArCo Green volto a valorizzare, anche in chiave sostenibile, l’eccezionale ambiente monumentale e paesaggistico che il Parco racchiude.
“La vite e la sua coltivazione – dichiara Alfonsina Russo, Direttore Generale del Parco archeologico del Colosseo – rappresentano da sempre un simbolo di identità, capace di plasmare il territorio quanto la cultura di un popolo. Un valore che la nostra istituzione condivide da sempre e che costituisce un elemento fondante del nostro modo di operare nell’ambito della valorizzazione del patrimonio del PArCo. Entrare a far parte dell’itinerario Iter Vitis – prosegue Alfonsina Russo – rappresenta per noi motivo di grande orgoglio perché testimonia con efficacia l’impegno profuso dal PArCo, fin dalla sua istituzione, nella tutela e nella valorizzazione del proprio straordinario patrimonio verde”.
“Il progetto di Vigna Barberini rappresenta una scelta coraggiosa e lungimirante – afferma Emanuela Panke, Presidente Iter Vitis Itinerario culturale del Consiglio d’Europa. La produzione vitivinicola è sempre stata un simbolo identitario del continente Europa, il savoir faire alla base di questa produzione ha contribuito nei secoli alla costruzione della cittadinanza europea delle regioni e dei popoli. Oggi, Vigna Barberini esprime un concetto più che mai attuale, da veicolare come prezioso strumento di diplomazia culturale e di coinvolgimento delle nuove generazioni in dinamiche di tutela del patrimonio. Iter Vitis – conclude Emanuela Panke – è orgoglioso di accogliere Vigna Barberini tra suoi membri e di premiare il Parco archeologico del Colosseo con l’Iter Vitis Award come migliore pratica legata all’archeobotanica”.
Il Parco archeologico del Colosseo non è solo un sito archeologico ma anche una grande area verde che comprende il Foro Romano ed il Palatino e si estende per oltre 40 ettari nel cuore della città di Roma. Un “parco naturale” che, nella sua toponomastica, conserva a tutt’oggi delle aree denominate “vigna”, ovvero orti, nel senso più esteso del termine; inoltre indagini archeologiche e carte storiche ben documentano la presenza di vigneti. Da qui l’idea di impiantare una piccola vigna sul Colle Palatino denominata “Vigna Barberini”, dall’omonima famiglia romana che nel XVII secolo ne deteneva la proprietà.
In tal luogo, due anni fa, grazie alla sponsorizzazione dell’azienda vitivinicola Cincinnato, sono state messe a dimora le barbatelle della varietà Bellone – noto anche come Cacchione – un vitigno antichissimo e autoctono che lo storico Plinio il Vecchio chiamava “uva pantastica” – nell’ambito della sua opera enciclopedica Naturalis Historia – coltivato ancora oggi nelle province di Roma e di Latina.
Un legame, dunque, significativo quello del Parco archeologico del Colosseo con la ricerca storica ed archeologica sui vini di eccellenza nell’antica Roma che è stato oggetto della tavola rotonda “Le vigne di Roma, la riscoperta di una grande storia”, tenutasi questa mattina in occasione del conferimento, in cui, alla presenza del Direttore Generale Alfonsina Russo, istituzioni ed esperti si sono confrontati sull’alto valore storico-culturale del patrimonio vitivinicolo quale asset da tutelare e valorizzare.
Al termine dell’incontro, moderato dal giornalista Fabio Piccoli, è stato annunciato un ulteriore prestigioso riconoscimento che, nell’ambito degli “Iter Vitis Award 2022”, vede assegnare al Parco archeologico del Colosseo il premio Best wine tourism practice linked to archaeobotany in occasione di una cerimonia di premiazione dedicata in programma per il prossimo 19 ottobre presso la città di Santiago de Compostela.
Una nuova testimonianza dell’impegno del PArCo nei confronti del patrimonio vitivinicolo quale modello per un futuro sostenibile e bene da tutelare.
(Fonte Uff. Stampa Parco archeologico del Colosseo)