Una medaglia d’oro al Berliner Wine Trophy e una medaglia d’argento al Concours Mondial de Bruxelles: si presenta con questi due importanti riconoscimenti Carpenè Malvolti all’VIII Simposio dei Masters of Wine, che si terrà a Firenze dal 15 al 18 Maggio. A fregiarsi del metallo più prezioso al Berliner Wine Trophy è il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore D.O.C.G. 1868 Extra Dry, che sabato 17 maggio sarà degustato in occasione del Gala Dinner, a conclusione della giornata dedicata esclusivamente ai vini delle diciannove Cantine dell’ IGM, di cui Carpenè Malvolti è socia fondatrice e si privilegia di farne parte.
“Siamo onorati di far parte dell’Istituto del Vino Italiano di qualità Grandi Marchi – commenta Rosanna Carpenè, Quinta Generazione della storica Famiglia – perché rappresenta un’opportunità importante di promozione e visibilità sui mercati internazionali, dove si concentra oltre il 50% del nostro fatturato. L’internazionalizzazione del Marchio è stata una delle priorità di mio padre Etile, che per primo ha avuto l’intuizione di esportare non solo un prodotto ma una vera e propria cultura, quella del Prosecco. La mia Famiglia è sempre stata foriera di ricercatori e innovatori prima ancora che produttori – continua Rosanna – e se oggi Carpenè Malvolti è universalmente conosciuta e apprezzata, una buona parte di merito va alla tenacia con cui ci si è impegnati nella promozione territoriale e nei processi di internazionalizzazione, che ci consentono oggi di essere riconosciuti quale uno dei più storici ed accreditati interpreti ed ambasciatori della Spumantistica Italiana. Ma anche all’Istituto Grandi Marchi, con cui da dieci anni si condivide la medesima strategia di promozione a livello internazionale”.
La casa spumantistica di Conegliano – come ambasciatore unico del Prosecco – si presenterà a questo importante appuntamento quadriennale di rilevanza mondiale, unitamente a IGM – che si è prodigato affinché il Simposio giungesse in Italia – quello a Firenze rappresenta infatti il debutto assoluto nel nostro Paese – diventandone altresì Sponsor Ufficiale.
Una partnership quella tra IGM e IMW, che nasce nel 2009 e che ha permesso all’ Istituto Grandi Marchi – associazione di 19 Cantine “icona” dell’Enologia Italiana – di collaborare a supporto dei programmi di istruzione e formazione a livello internazionale, fornendo cosi una preziosa prospettiva tutta Italiana. Il nostro Paese – ancorché primo produttore di vino al mondo – a tutt’oggi non ha ancora una rappresentanza all’interno della compagine londinese: una lacuna che sia IGM che IMW contano di colmare entro i prossimi due anni. Essere un Master of Wine non è solo una questione di prestigio, ma significherebbe avere una rappresentatività di rilievo all’interno del medesimo Istituto, i cui membri ricoprono ruoli di vertice in settori chiave per il vino e per la diffusione della sua conoscenza a livello internazionale.
L’altra medaglia con cui Carpenè Malvolti presenzierà all’evento di Firenze è l’argento al Concours Mondial de Bruxelles – oltre 8.000 i vini in concorso, provenienti da 41 paesi di tutto il mondo, di cui 1.152 italiani – dove a ricevere il premio è stato il Valdobbiadene Superiore di Cartizze D.O.C.G., ovvero il vino che sabato 17 maggio sarà degustato durante il Walking Around Tasting riservato ai Masters of Wine.
Oltre 400 i delegati attesi tra Masters of Wine, opinion leaders e personalità provenienti dal mondo vitivinicolo internazionale: una grande partecipazione per un dibattito trasversale che spazia dal marketing globale alle nuove frontiere della ricerca enologica, dal mutamento della geografia vitivinicola mondiale fino allo stile comunicativo dei media di settore: “Identity, Innovation, Imagination”.
Fondato a Londra nel 1955, l’Insitute of Masters of Wine è l’Istituzione che da quasi 60 anni si occupa di formare i più qualificati ed influenti esperti internazionali di vino. L’obiettivo strategico della prestigiosa Accademia Londinese è la promozione dell’eccellenza professionale, del business, della scienza e della cultura del vino, attraverso selezionati e pluriennali programmi di formazione, che oggi hanno portato la comunità dell’Istituto a poter contare su 313 Masters of Wine in rappresentanza di ben 28 Paesi.