Somma Sapienza è il vino prodotto dalle diverse tipologie di uve presenti nel Vigneto Italia impiantato nell’Orto Botanico della Capitale, ai piedi del Gianicolo, nell’aprile del 2018.
Il Vigneto raccoglie ben 155 cultivar di vitigni provenienti da tutte e 20 le regioni d’Italia, ed è condotto dall’agronomo Leonello Anello con tecniche di agronomia biodinamica.
In occasione dell’evento di fine estate Vendemmiata romana è stato presentato al pubblico, lo scorso sabato 23 settembre, il nuovo IGT Lazio sia bianco sia rosso; un esperimento enologico che nasce dalla collaborazione tra l’Università La Sapienza di Roma e Luca Maroni.
Gli intervenuti hanno assaggiato il vino universitario sotto la guida dell’analista sensoriale Luca Maroni, facendo cogliere ai degustatori non solo la sua genesi ma anche gli aspetti organolettici.
L’uvaggio di Somma Sapienza è il frutto delle numerosissime varietà presenti nel vigneto; infatti, per comporre l’attuale blend bianco ci sono volute ben 79 vitigni autoctoni italiani (come Passerina e Trebbiano d’Abruzzo, Fiano d’Avellino e Greco di Tufo ma anche Malvasia Aromatica di Piacenza, Bellone e Moscato di Terracina); mentre per comporre il rosso 76 vitigni autoctoni italiani (come Montepulciano e Aglianico del Vulture, Gaglioppo calabrese e Piedirosso campano oltre a Lambrusco di Sorbara, Refosco dal Peduncolo Rosso, Lacrima del Morro d’Alba e Tintilia molisana). Da qui Somma... una bella sfida.
L’incidenza delle continue piogge durante i mesi di maggio e giugno ha reso difficile la fruttificazione dei grappoli e quindi la vendemmia è stata scarsa: sono state raccolte circa 200 kg di uve bianche e altrettante uve rosse; dando vita, in totale, a 600 bottiglie da mezzo litro.
Il grado alcolico delle due etichette è di 13%, ambedue i vini non sono destinati alla vendita e le due etichette sono state prodotte in edizione limitata e numerata.