Il programma de I Migliori Vini Italiani 2025
In questa XXIV edizione, il fulcro della tre giorni capitolina saranno i tasting curati personalmente da Luca Maroni: entusiasmanti degustazioni guidate che, tra racconti di vigna e aneddoti raccontati direttamente dai produttori, riveleranno le caratteristiche organolettiche dei vini in assaggio provenienti da diverse zone vitate dello Stivale.
A grande richiesta gli incontri “Degustare non è assaggiare” in cui lo stesso Luca Maroni racconterà il suo personale metodo di degustazione, accessibile e intuitivo, ottenuto tramite una ricerca analitica sulla relazione tra la composizione chimico-fisica del vino e il suo comportamento sensoriale, elaborato per determinare la piacevolezza del vino attraverso parametri oggettivi.
I partecipanti al minicorso avranno modo di mettere in pratica immediatamente tale metodo di assaggio e valutazione grazie alle libere degustazioni ai banchi d’assaggio che accoglieranno produttori ed etichette provenienti da tutta Italia, dalle grandi maison alle piccole realtà locali che, con dedizione, realizzano vini di grandissima qualità con metodi tradizionali ma anche in agricoltura biologica e biodinamica.
Workshop e laboratori. Bianchi, rosati, rossi e bollicine stimoleranno dunque i sensi di tutti gli enoappassionati che, esplorando il mondo dei sapori basilari, potranno partecipare ai laboratori in programma, curati da Francesca Romana Maroni. Scandaglieranno così ancora più a fondo la vasta gamma di gusti dal dolce al salato, dall’umami all’amaro passando per il piccante e per l’aspro per mettere a fuoco quali sono gli stimoli che rendono unico il piacere degli assaggi, del cibo e del vino.
Non mancherà infatti un “infuocato” momento di approfondimento sul peperoncino, in tutte le sue varietà e sfaccettature aromatiche e gustative, grazie alla partecipazione di ViviPiccante, azienda situata sulle colline di Sanremo, specializzata nella coltivazione della piccante bacca.
A contrastare i sentori piccanti ci sarà poi il laboratorio dedicato al dolce e, più precisamente, al miele con l’analisi sensoriale del nettare e un approfondimento dei temi dell’apicoltura sostenibile ottenuta attraverso un metodo lavorativo etico.
Il sale, inoltre, sarà il tema di approfondimento nel corso del laboratorio tenuto da Fabio Gizzi, patron dell’Emporio delle Spezie. Pur essendo alla base di ogni tradizione culinaria, questo ingrediente è spesso sottovalutato ma, dalla sua scoperta, nei secoli è stato utilizzato come moneta di scambio e come fondamentale metodo di conservazione dei cibi. Marino, iodato, affumicato, integrale, rosa, nero. Ne esistono tante varietà, ognuna con le sue caratteristiche in grado di soddisfare anche i palati più raffinati.
Dedicato all’olio extravergine di oliva sarà invece il laboratorio tenuto da Andrea Sciò, sommelier di vino e olio e titolare dell’azienda Tondo Olio, una piccola realtà agricola sicula che fa della genuinità ed eccellenza dell’oro verde ottenuto dalla spremitura di olive centenari il proprio obiettivo principale.
La partecipazione a tutti questi preziosi appuntamenti (degustazioni guidate, metodo di degustazione, workshop) è gratuita ma in numero limitato. Tutti coloro che hanno acquistato il biglietto potranno prendervi parte fino a esaurimento dei posti disponibili.
Il metodo di degustazione di Luca Maroni
La qualità del vino è la piacevolezza del suo sapore, effetto della sua composizione analitica assolutamente virtuosa. Tre i parametri che determinano detta qualità: la consistenza, l’equilibrio, l’integrità del gusto. La consistenza è il volume espressivo del vino, determinato dalla sua ricchezza in estratto secco; l’aspetto quantitativo della qualità, la persistenza e la longevità potenziale del vino. L’equilibrio è l’armonia fra i componenti, l’opportuno dosaggio fra le sostanze compositive tale che il gusto del vino risulti all’assaggio tanto morbido quanto acido+amaro. L’integrità è l’assenza nel gusto-aroma del vino di difetti di trasformazione enologica (sulfureo, acetoso, lattoso, svanito, legnoso) e di ossidazione. La qualità, la purezza, la fragranza dei componenti del vino esprimono la caratura tecnica e la longevità potenziale del vino. Tanto più consistente, equilibrato e integro il gusto del vino in esame, tanta più piacevole il suo gusto-aroma, tanto più alta la sua qualità organolettica e compositiva. La valutazione dell’Indice di Piacevolezza (IP) di qualsiasi vino si ottiene allora assegnando un punteggio da 1 a 33 ad ognuno dei 3 parametri determinanti la qualità: consistenza, equilibrio, integrità: per questo il massimo è 99.
Applicando tale metodo, facile da apprendere, diretto ed immediato eppure di rigorosa impostazione scientifica, ogni individuo è in grado di decodificare le sensazioni olfattive e gustative suscitate da un vino valutando la qualità della sua analitica essenza.
Info utili
I Migliori Vini Italiani 2025
21, 22 febbraio dalle 16:00 alle 24:00 (ultimo ingresso 23:00)
23 febbraio dalle 16:00 alle 21:00 (ultimo ingresso ore 20:00)
Salone delle Fontane – Eur, Roma
Via Ciro il Grande 10/12 – 00144
Biglietto: 35 euro a persona in prevendita online, in loco 40 euro a persona
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