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Valoritalia: le certificazioni un plus per il mondo del biologico

DiRedazione

Ott 30, 2015

Un autunno denso di impegni per Valoritalia, realtà leader in Italia nelle attività diIMGP6372 controllo e certificazione dei vini di qualità. Un’organizzazione che, in sei anni di vita, è giunta a coprire oltre il 70% del quantitativo nazionale dei vini DOCG, DOC e IGT, con oltre 1 miliardo e 600 milioni di bottiglie controllate nel 2014.

Due gli appuntamenti in programma nei primi giorni del mese di novembre, entrambi incentrati sulla certificazione nel settore biologico, attività che Valoritalia segue dal 2012, occupandosi non solo del settore vitivinicolo ma dell’intero comparto agroalimentare bio.

Martedì 3 novembre durante il SIMEI – Salone Internazionale Macchine per Enologia e Imbottigliamento in scena dal 3 al 6 novembre presso Fiera Milano, a Rho (MI) – appuntamento di rilevanza mondiale nell’ambito della tecnologia del vino, organizzato dall’Unione Italiana Vini, Valoritalia sarà protagonista del convegno dal titolo “Il vino bio conquista i mercati. Strumenti, conoscenze ed esperienze”. Diversi i temi che saranno trattati, a partire da motivazioni, fattori di successo e problematiche di un settore in piena espansione, ovvero la viticoltura biologica, con focus  sulla “gestione” del vigneto bio. L’incontro aiuterà a comprendere quanto il biologico rappresenti sempre più un fondamentale asset nel comparto della produzione vitivvaloritaliainicola e come un sistema di controlli ben strutturato costituisca un valore aggiunto tanto per chi produce quanto, e soprattutto, per il consumatore.

Tre giorni dopo, venerdì 6 novembre, ci si sposta a Verona, per la prima edizione del Salone del Turismo Rurale, primo evento in Italia rivolto al grande pubblico interamente dedicato al turismo e allo stile di vita rurale, che avrà luogo, dal 5 all’8 novembre, all’interno del Palaexpo di Veronafiere, nell’ambito di Fieracavalli. Qui Valoritalia promuoverà il convengo “Bio e territorio: una strategia vincente”. Sotto la lente di ingrandimento saranno in particolar modo i Biodistretti, quelle aree geografiche dove agricoltori, cittadini, operatori turistici, associazioni e pubbliche amministrazioni stringono un accordo per la gestione sostenibile delle risorse locali, partendo dal modello biologico di produzione e consumo (filiera corta, gruppi di acquisto, mense pubbliche bio).