BeSharable – agenzia specializzata su comunicazione e analisi web – ha condotto, per il secondo anno consecutivo, l’Osservatorio Vino Digitale: una ricerca (disponibile gratuitamente sul sitowww.osservatoriovinodigitale.com) condotta tra 3.450 aziende VinoDigitale 2015vitivinicole italiane con la finalità di analizzare il modo in cui il settore comunica sul web e utilizza la rete per incrementare il proprio business in Italia e nei mercati esteri.

L’indagine mostra una situazione che si evolve in ambito marketing e comunicazione, sebbene esistano ancora ampi margini di miglioramento. Il 42% delle imprese, infatti, affida tuttora la promozione aziendale a persone interne non specializzate in comunicazione. Un’inversione di tendenza si registra nel Nord Italia, dove le aziende riservano una voce di budget a consulenti esterni oppure, nel 44% dei casi, creando al proprio interno un ufficio ad hoc.

Sempre al Nord, si trova la metà delle aziende (rispetto al dato nazionale del 44%) che vende i propri vini online. L’e-commerce è un trend che cresce inesorabilmente: arriviamo, infatti, al 77% sul totale se consideriamo anche le aziende che hanno intenzione di avviare a breve un canale di vendita online. Il 32% di chi ha investito nell’e-commerce lo fa tramite il proprio sito, mentre il restante 68% si affida a siti specializzati nella vendita di vino online.

Lo scenario è ormai piuttosto definito: il 95% delle aziende ha il proprio sito internet e ben 8 cantine su 10 sono iscritte a Facebook, però, in entrambi i casi, spesso non ne viene sfruttato il potenziale. Sempre più interesse riscuotono, invece, canali “semplici e immediati” per la condivisione istantanea di aggiornamenti e immagini come Twitter e Instagram.

“La rivoluzione del #VinoDigitale è ormai in atto! Molte aziende si stanno avvicinando al web consapevoli delle evoluzioni positive che porta nel settore, sia in termini di visibilità sia per l’incremento del business sui mercati nazionali e internazionali. Tutto sta nell’affidarsi a quelle figure professionali che conoscono il settore e, in generale, le dinamiche del marketing e della comunicazione. È grazie al loro supporto che le aziende possono compiere le scelte strategiche più efficaci” ha commentato Davide Macchia, Amministratore delegato di BeSharable.

Sebbene le prospettive facciano ben sperare, molte aziende non dispongono tuttora di una strategia di comunicazione né pianifica la propria promozione: lo stesso sito internet, spesso, risulta obsoleto e non rispondenti alle attuali esigenze del mercato.

“L’analisi condotta ci fornisce uno scenario chiaro su come le aziende vitivinicole italiane si stiano approcciando a web, e-commerce e social media: si registra una suddivisione netta tra il 50% di coloro che non sono intenzionati ad investire in nuovi canali o ad aggiornare quelli già attivi, ed il restante 50% che, invece, manifesta un forte dinamismo. Un numero crescente di aziende dimostra proattività rispetto al digitale non scegliendo più le strade battute da tutti ma preferendo strategie ad hoc di lungo periodo sviluppate su canali social diversi in base a paesi e pubblici di riferimento. Non resta che augurarci che anche le istituzioni facciano la propria parte, intervenendo in primis sulla legislazione per il commercio all’estero degli alcolici, uno dei principali ostacoli che abbiamo riscontrato durante lo studio per lo sviluppo del digitale” conclude Antonietta Di Giuseppe, consulente di BeSharable per la ricerca.

Di Redazione

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