“Dopo 12 edizioni di Italia in Rosa ad altissimi livelli, segnate dalla volontà di mettere a confronto i nostri vini con i rosé di tutta Italia, la Valtènesi oggi è senz’altro pronta per camminare con le sue gambe – spiega il presidente del Consorzio Valtènesi Alessandro Luzzago -. Sono sicuro che questo nuovo evento realizzato dal Comune di Moniga ha fin dall’inizio tutte le carte in regola per diventare un’autorevole vetrina non solo per le nostre cantine ed i nostri vignaioli, ma anche per il nostro modo di fare, pensare, vivere il vino rosé”.
Saranno 48 le aziende del territorio coinvolte per tre giornate a cavallo del ponte del 2 giugno in un grande banco d’assaggio con ben 77 etichette in degustazione libera. Il tutto nella splendida cornice vista lago del castello di Moniga in orario compreso tra le 17.30 e le 22.30. L’acquisto del bicchiere costa 22 euro compresi diritti di prevendita, 20 euro per l’acquisto in cassa sul posto: la prenotazione non è obbligatoria ma caldamente consigliata sul sito valtenesiinrosa.it. Il Consorzio Valtènesi organizza inoltre due masterclass venerdì 3 (“I finalisti del Trofeo Molmenti 2022”) e sabato 4 (“Un viaggio nelle annate del Valtènesi”) alle 18.30 su prenotazione gratuita da effettuare all’indirizzo mail promozione@consorziovaltenesi.
“L’esperienza ed il grande successo di Italia in Rosa ci hanno fatto diventare un punto di riferimento – afferma il sindaco di Moniga Renato Marcoli -. Ora il testimone passa a “Valtenesi in Rosa”, un evento che prosegue la tradizione in una veste nuova ma soprattutto volge lo sguardo al futuro. L’obiettivo e’ quello di valorizzare il territorio della Valtenesi e uno dei suoi prodotti principali, il vino, nella sua declinazione di Valtenesi Rose’, a cui proprio Moniga del Garda ha dato i natali con il suo Chiaretto. L’amministrazione comunale, in collaborazione con il Consorzio, ha voluto fortemente questa manifestazione. Tanto è l’impegno messo in campo, ma maggiore è l’orgoglio di riproporre l’evento che celebra questo meraviglioso vino e poter riaprire le porte del suo Castello alle cantine del territorio ed a tutti gli ospiti”.
(Ufficio Stampa Consorzio Valtènesi)