La primavera in quota arriva sempre con un po’ di ritardo. Se in pianura i ciliegi sono già in fiore, c’è ancora tempo per un’ultima sciata nel comprensorio di Monterosa Ski. Il candore della neve ricopre i profili di queste valli fino alla fine di aprile, lasciando a sciatori più o meno esperti la possibilità di avventurarsi in uno dei più grandi comprensori sciistici d’Europa. Quattro valli, 51 piste servite da ben 28 impianti di risalita tra quota 1200 m e 3300 m. Sullo sfondo, il profilo del Monte Rosa disegnato da speroni di roccia che sbucano di tanto in tanto tra i ghiacciai.
Le valli del Monterosa
A dominare questo scenario svettano i 4634 m di punta Dufour, da cui scendono in picchiata tre valli tra Val d’Aosta e Piemonte, tutte diverse ma tutte figlie dello stesso massiccio. Ogni valle ha il proprio carattere, uno spirito che la infiamma e la contraddistingue. I ghiacciai del Rosa, visti da ogni prospettiva, scintillano sotto i raggi del sole come diamanti incastonati tra le rocce.
Sport, cultura, enogastronomia e divertimento per tutta la famiglia: esiste davvero un Monterosa per tutti, con le attività più svariate per chi ama i molteplici volti di un’esperienza in alta quota anche in primavera. Anche a Pasqua. La Valsesia, ad esempio è notoriamente il paradiso del freeride, con discese da capogiro su tracciati di tutte le difficoltà; la Valle di Gressoney, oltre a funslope, piste di fondo e baby-snow-park, è un’area di notevole interesse architettonico, dalle case stadel dei Walser fino al Castel Savoia, residenza prediletta della Regina Margherita. Tra la Valle di Gressoney e la Val d’Ayas, poi, decine di km di percorsi adatti allo scialpinismo, per chi ama apprezzare la natura ricca di conifere del Monterosa in maniera lenta, montando e smontando all’occorrenza le pelli di foca.
MonterosaSkiAlp, la notte della montagna
Proprio tra la Val d’Ayas e la Valle di Gressoney si svolge l’ultimo grande evento della stagione sci-alpinistica in notturna dell’anno: la MonterosaSkiAlp 2023 avrà luogo venerdì 7 aprile. Partenza e arrivo a Champoluc, 30 km di percorso su 2800 m di dislivello e 14 cambi d’assetto per raggiungere Stafal e rientrare al punto di partenza attraverso il Bettaforca.
Una lunga scia luminosa accende ogni anno questi percorsi storici con le torce degli sciatori e delle sciatrici impegnati nella gara, come una fiaccolata in tributo alla passione per lo sport e per la montagna. Sotto le stelle del Monte Rosa, anche quest’anno saranno centinaia i contendenti, provenienti da tutta Italia e non solo, che tenteranno di abbattere il record femminile di 3h11 e quello maschile di 2h28, siglati entrambi nel 2020.
Una grande festa, insomma, a cui sono tutti invitati a partecipare nel rispetto della competizione e delle misure di sicurezza necessarie
Happy Ski, la promo per sciatori irriducibili
Per tutto il periodo che va dall’11 marzo a metà aprile (quindi Pasqua inclusa), con un pernottamento della durata minima di tre notti (quattro notti se incluso il fine settimana) la promo Happy Ski dà diritto a uno sconto sullo Skipass fino al 35%. Decine di strutture aderiscono all’iniziativa permettendo a sempre più persone di assaggiare la neve del Monte Rosa fino a primavera inoltrata. Da residence dal gusto rustico, a chambre d’hôtes immersi nel verde, fino a lussuosi Hotel 5 stelle, l’ospitalità targata Monterosa non manca mai.
Pranzo di Pasqua in quota? Taconet – Rifugio Paradisia, Val d’Ayas
Chi l’ha detto che per mangiare bene bisogna lasciare le piste e spostarsi nel centro più vicino? Per chi neanche a Pasqua vuole sfilarsi gli sci, ma non intende, comunque, rinunciare alla buona cucina di montagna, ci sono soluzioni gourmet in alta quota come il Rifugio Paradisia. Questo ristoro, raggiungibile con la funicolare di Frachey, è situato a quota 2070 m e propone una cucina genuina a base di ingredienti KM0 in un locale dall’impronta molto giovanile. Le specialità della casa sono sicuramente la tartiflette e la zuppa valdostana, ma anche una vasta scelta di formaggi, salumi e sfiziose tartare.
Una curiosità: il rifugio Paradisia è stato set del film “Tutta colpa del paradiso” del 1985, che vedeva Ornella Muti e Francesco Nuti protagonisti. E anche solo guardando la vista a 360° sulla Val d’Ayas dalla terrazza, viene da chiedersi se non sia davvero questo il paradis