Chi ama l’arte e il vino alzi la mano.
Siamo alle porte di Vinitaly 2023 e già nell’aria si sente il fermento della fiera dedicata al vino italiano più importante del mondo che si terrà nella bella Verona dal 2 al 5 aprile prossimi.
Al di là dei numeri che confermano un andamento del settore enologico (l’industria vinicola nel Belpaese vale 31,3 miliardi di euro e impegna ben 530mila aziende con circa 870mila addetti) e fieristico (4.000 aziende espositrici, 1.000 top buyer e 80 degustazioni) promettenti anche per il futuro, è interessante prestare attenzione su due eventi che nascono da una sinergia tra le istituzioni e il privato ovvero nascono dalla volontà tra il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e Vinitaly. Tra le diverse novità che sono state svelate dal Ministro Lollobrigida durante la presentazione alla stampa, lo scorso 22 marzo, della 55° edizione del Vinitaly due spiccano in modo particolare.
La prima novità riguarda l’arte: Bacco di vino ovvero due grandi opere pittoriche presenti nella Galleria degli Uffizi, che grazie anche alla collaborazione del Ministero della Cultura, saranno esposte, nello spazio MISAF della fiera, il Bacco di Michelangelo Merisi e il Bacco Bambino attribuito a Guido Reni.
La seconda novità è l’introduzione all’interno del Vinitaly dei ragazzi degli studi agrari e alberghieri per un progetto di comunicazione delle eccellenze italiane, il saper raccontare il nostro made in Italy.