Suoli sani, fondamentali per vincere la partita della sostenibilità e della resilienza, si ottengono solo colmando l’attuale mancanza di conoscenza sul loro stato di salute attraverso un solido e coerente quadro di monitoraggio. In tal senso è strategica la Proposal for a Directive on Soil Monitoring (Proposta di una Direttiva sul Monitoraggio del Suolo) nota come Soil Health Law (Legge sulla Salute del Suolo), pubblicata ieri dalla Commissione Europea, con lo scopo di sviluppare per tutti i suoli dell’UE un sistema di monitoraggio integrato basato su dati a livello di UE, degli Stati membri e di organismi privati. Obiettivo per tutti: definire un “suolo sano” sulla base di informazioni e conoscenze, utili a migliorarne la salute, attraverso una gestione sostenibile, per ottenere così suoli sani e resilienti in tutta l’UE entro il 2050.
Soil Health Law. Per la prima volta l’Unione Europea propone una direttiva sul suolo contenente indicazioni precise sui metodi da seguire e sui limiti analitici di alcuni parametri per definire un suolo come “sano”. Traguardo, questo, ottenuto anche grazie alla partecipazione di centinaia di esperti di suolo dei paesi membri dell’UE.
Le politiche future dovranno, da un lato, garantire i molteplici servizi ecosistemici forniti dai suoli dell’UE, riducendone al contempo l’inquinamento a livelli non più considerati dannosi per la salute umana e per l’ambiente. Dall’altro, invece, dovranno sia determinare misure in grado di fermarne il degrado e di rigenerarne la salute sia stabilire un quadro normativo che ne garantisca l’attuazione, attraverso l’obbligo per gli Stati membri di valutare e segnalare la salute del suolo.
La ricerca del CREA. Il CREA ha promosso l’attuazione della Proposta di Direttiva in Italia, seguendone le fasi di elaborazione, tramite il programma di ricerca europeo EJPSOIL e il progetto SOILHUB (Progetto SOILHUB: fare rete per il suolo), che ha favorito il raccordo tra enti finanziatori (MASAF, MITE, MIUR), enti di ricerca (CREA, ISPRA, CNR, ENEA), servizi del suolo regionali (a partire da ERSAF, AGRIS) e altri stakeholders, per la partecipazione nazionale a programmi di ricerca nazionali e internazionali – fra cui EJPSOIL – e alla Global Soil Partnership della FAO tramite il supporto alla Italian Soil Partnership.
In particolare, nell’ambito del programma EJPSOIL la ricerca CREA si è concentrata anche su aspetti strettamente legati alla Proposta di Direttiva UE, quali l’armonizzazione e l’integrazione dei dati e delle informazioni dei suoli a livello europeo, il monitoraggio dei suoli e la produzione di mappe delle proprietà dei suoli, la definizione degli indicatori di qualità dei suoli e l’impatto delle diverse gestioni sui suoli (WP6 di cui il CREA è leader del consorzio europeo). Senza dimenticare l’interazione scienza-politiche, in riferimento a PAC, clima, gestione del suolo (WP8 di cui il CREA è leader del consorzio europeo).
Inoltre, nell’ambito di SOILHUB, il CREA coordinerà il network per fornire un contributo unitario italiano alla revisione, discussione, trasposizione e implementazione della proposta di direttiva in Italia.
In quest’ottica, infine, è previsto per martedì 11 luglio 2023 alle 10:00 un webinar organizzato nell’ambito del Programma EJP SOIL dal titolo “La proposta di legge dell’UE sul suolo” che vedrà come principale relatore Mirco Barbero della DG Ambiente. È necessario registrarsi all’evento al seguente qui per ricevere il link per accedere al webinar, che sarà registrato e reso disponibile successivamente.
Consulta la “Proposal for a Directive on Soil Monitoring”, nota come “Soil Health Law”, al seguente link.
Fonte CREA
Foto di Lisa Fotios: https://www.pexels.com/it-it/foto/persona-che-scava-sul-suolo-utilizzando-la-pala-da-giardino-1301856/