È la mineralità il tratto distintivo che accomuna tutte le cantine premiate e che pone le basi per vini pronti alla sfida del tempo
Piena soddisfazione nella zona di produzione del Soave: sono salite ad otto le aziende che si sono aggiudicate il prestigioso riconoscimento nella giuda Vini d’Italia 2024 edita da Gambero Rosso. Cresce dunque il numero delle cantine del Soave che conquistano l’ambito traguardo, un risultato particolarmente buono che dà lustro all’intera denominazione.
È la mineralità il tratto distintivo che accomuna le otto referenze, equamente distribuite all’interno delle differenti sottozone produttive della denominazione, e che di fatto rappresenta una solida base per vincere la sfida del tempo ed essere garanzia per la longevità.
Ecco le aziende:
Soave Classico Calvarino 2021 – Leonildo Pieropan
Soave Classico Campo Vulcano 2022 – I Campi
Soave Classico Le Battistelle 2021 – Le Battistelle
Soave Classico Monte Carbonare 2021 – Suavia
Soave Classico Monte Fiorentine 2021 – Ca’ Rugate
Soave Classico Monte Grande 2021 – Graziano Prà
Soave Superiore Il Casale 2021 – Agostino Vicentini
Soave Superiore Roncà Monte Calvarina Runcata 2021 – Dal Cero – Tenuta Giacobbe
«Passare da cinque aziende premiate lo scorso anno a ben otto quest’anno è un risultato che ci riempie di soddisfazione – evidenzia Igor Gladich, direttore del Consorzio del Soave – e che attesta in maniera incontrovertibile come oggi il Soave stia crescendo a ritmi importanti sul fronte della qualità. Quest’anno sono state premiate interpretazioni del Soave tra loro piuttosto differenti ma senza dubbio accomunate dal fattore mineralità. Se questa caratterista da un lato al momento del consumo ci fa percepire dei vini sapidi e che invitano subito ad un secondo calice, dall’altro è garanzia di longevità ed è proprio in quella direzione che anche come Consorzio ci stiamo muovendo».
Uff. Stampa Consorzio del Soave