Questa mattina l’OIV (Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino) ha dispensato i dati relativi alla produzione del vino mondiale.
La produzione 2016, tra le più basse degli ultimi 20 anni, è caratterizzata da situazioni molto contrastanti dovute agli eventi climatici.
• L’Italia (48,8 Mio hl) si conferma primo produttore mondiale, seguita dalla Francia (41,9 Mio hl) e dalla Spagna (37,8 Mio hl).
• Dopo due annate cattive la Romania (4,8 Mio hl) ritrova un buon livello di produzione.
• Il livello di produzione rimane elevato negli Stati Uniti d’America (22,5 Mio hl).
• In America del Sud la produzione subisce un calo considerevole in Argentina (8,8 Mio hl), in Cile (10,1 Mio hl) e in Brasile (1,4 Mio hl).
• La produzione australiana (12,5 Mio hl) e quella neozelandese (3,1 Mio hl) sono in crescita.
Durante la conferenza stampa che si è tenuta presso la sede dell’Organizzazione internazionale della vigna e del vino, Jean-Marie Aurand, direttore generale dell’OIV, ha presentato i primi dati sulla produzione viticola mondiale del 2016. Secondo le prime stime dell’OIV, la produzione mondiale di vino, esclusi succhi e mosti, dovrebbe toccare i 259,4 milioni di ettolitri, in calo del 5% rispetto al 2015, attestandosi tra le tre più basse dal 2000.