È partito dalla Capitale il tour itinerante Aria di San Daniele, giunto alla sua V edizione, che farà tappa in diverse città dello Stivale volto a promuovere il Prosciutto di San Daniele DOP tra i consumatori e gli operatori del settore Ho.Re.Ca.
Ce n’è per tutti i gusti. Infatti, l’iniziativa, messa in campo dall’omonimo Consorzio, è l’occasione giusta per tutti gli amanti del Prosciutto San Daniele che desiderano degustare il prodotto sia tagliato a mano sia tagliato a macchina.
Il calendario è ricco di appuntamenti e si articolerà attraverso una serie di eventi organizzati all’interno di locali selezionati (ristoranti, enoteche e osterie) per conoscere più approfonditamente uno dei fiori all’occhiello della gastronomia italiana.
Ecco il calendario dell’iniziativa Aria di San Daniele:
- a Roma dal 22 al 24 e poi dal 28 al 30 marzo
- a Torino dal 10 al 13 e dal 19 al 21 aprile
- a Bergamo dal 26 al 28 aprile
- approderà dal 3 al 10 maggio a Milano
- a Verona dal 15 al 18 maggio.Disciplinare di Produzione del Prosciutto di San Daniele DOP
Quali sono gli ingredienti di questo prodotto? Partiamo con il dire che il Disciplinare di Produzione del Prosciutto di San Daniele DOP impone l’uso di due ingredienti: cosce di suino italiano selezionate e sale marino, a cui si aggiunge il particolare microclima di San Daniele del Friuli (pensiamo al prezioso contributo dei venti freddi provenienti dalle Alpi Carniche) e 13 mesi, minimi, di stagionatura.
Come possiamo distinguere un prosciutto San Daniele? Grazie ai suoi 5 segni distintivi:
- lo zampino che, oltre mantenere inalterata l’integrità biologica della coscia, agevola il drenaggio dell’umidità.
- Il marchio a fuoco del Consorzio impresso sulla cotenna.
- Un codice alfanumerico (cd tatuaggio dell’allevamento) costituito dalla sigla della provincia in cui si trova l’allevamento, il numero identificativo dell’allevamento e una lettera che indica il mese di nascita del suino.
- Il segno del macello, un timbro a fuoco che riporta la sigla PP e il codice identificativo del macello, composto da una lettera e da due cifre.
- Il sigillo di inizio lavorazione, composto dalla sigla D.O.T. (Denominazione di Origine Tutelata) e dalla data che indica l’inizio della lavorazione.
La produzione del Prosciutto di San Daniele DOP nel 2021 è pari a 2.630.000 cosce lavorate nei 31 stabilimenti provenienti dai 45 macelli che trasformano la materia prima proveniente dai 3.626 allevamenti di suini italiani. Il fatturato totale ha raggiunto i 350 milioni di euro. La quota di export rispetto alla produzione totale è pari al 18%, con oltre 4 milioni di chilogrammi di prodotto indirizzato al mercato extra italiano. Il 57% delle quote totali è destinato all’Unione Europea.