Generazione femminile e nuove sperimentazioni del settore, saranno alcuni degli argomenti affrontati durante gli incontri con i produttori nella nuova edizione di Formaticum, ideata da La Pecora Nera Editore e Vincenzo Mancino.
Giungono da tutta Italia i produttori della nuova edizione di Formaticum. Attentamente selezionate dagli organizzatori, tutte le aziende partecipanti sono unite dal grande lavoro di qualità, dal rispetto per l’ambiente, dalla cura del prodotto a partire dall’alimentazione degli animali che forniscono il latte, dalla lotta alla standardizzazione e all’omologazione dei gusti.
New entry di questa edizione la Fattoria Ma’Falda che alleva capre di razza Camosciata delle Alpi e produce formaggi a latte crudo. Situata in Umbria tra Orvieto e Todi, Ma’Falda è una fattoria biologica con agriturismo ecosostenibile gestita da Flavio, di origini milanesi, dalla moglie e dalla cognata, native della Norvegia.
Scendendo la Penisola, troviamo l’Abruzzo rappresentato dall’Azienda Agricola La Mascionara che realizza prodotti genuini nel rispetto della tradizione, in un piccolo paese del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Il recupero di razze rustiche locali e un concetto tradizionale di allevamento è alla base del lavoro della Cooperativa Asca di Anversa degli Abruzzi. Non poteva mancare il Bio Agriturismo Valle Scannese di Gregorio Rotolo, il celebre allevatore casaro a cui sarà dedicato un ricordo speciale nel corso della manifestazione. In quest’azienda abruzzese il latte viene trasformato per dare vita a circa 30 formaggi a latte crudo biologico, tutti differenti tra loro.
Il Lazio gioca in casa con la Piccola Formaggeria Artigiana di Marco Borgognoni che nel suo laboratorio di Viterbo produce formaggi fatti solo da latte locale e ingredienti naturali. Dalla valle viterbese arriva l’Azienda Agricola Monte Jugo che realizza formaggi freschi e stagionati, espressione di antiche tradizioni casearie e la cui genuinità è garantita dalla filiera corta. Nata pochi anni fa è l’Azienda Agricola Sensi che, nella Tuscia, alleva capre allo stato brado e produce con il loro latte il formaggio secondo criteri di qualità. A sud di Frosinone, nella valle del Comino, si trova l’Agricola San Maurizio che, grazie alla filiera interna di produzione e trasformazione del latte, produce formaggi della tradizione locale e strizza l’occhio a nuove esperienze di gusto.
Proseguendo il tour delle rarità casearie lungo la Penisola, arriviamo in Campania da Il Casolare che, nel rispetto delle regole del Consorzio Mozzarella di Bufala Campana, usa solo latte fresco e intero, rigorosamente di bufala per la produzione delle sue mozzarelle. Dal Cilento Antico, nelle terre appartenute a Giulio Cesare Mazzacane, proviene la Tenuta Principe Mazzacane. Un’antica tenuta che è stata da sempre una terra di capre libere al pascolo.
Spostandoci in Puglia troviamo la Stella di Manduria: vocata ad antiche tecniche pastorali, l’azienda produce formaggi con latte lavorato a crudo ma anche pastorizzato. Spingendoci in Basilicata scopriamo l’Azienda Zootecnica Casearia di Maria Stellato che realizza un formaggio antico stagionato in grotte naturali, un habitat particolarmente adatto alla stagionatura dei formaggi. Sempre in Lucania, nel Parco Nazionale del Pollino, si trova l’Azienda Zootecnica Tosa gestita da tre fratelli che si dedicano alla trasformazione artigianale del latte utilizzando moderne attrezzature.
Stagionatori, affinatori e produttori di pecorino siciliano sono i proprietari del Caseificio Genna che hanno dato il via al marchio Pecora d’Oro in Sicilia. Chiude l’excursus lungo lo stivale, la Sardegna con l’azienda Erkiles che alleva, in provincia di Nuoro, pecore selezionate di razza sarda e nel suo caseificio produce formaggi pecorini autenticamente artigianali, utilizzando il 100% del latte intero di pecora.
“Formaticum vuole essere la voce dei piccoli, di coloro che spesso devono urlare per farsi ascoltare. Tra questi produttori – aggiunge Mancino– ci sono molte donne che in un contesto prettamente maschile non solo devono urlare ma spesso devono morire per farsi rispettare come imprenditrici! AGITU è stata la martire e non vogliamo più sentire queste notizie tragiche. Formaticum continuerà ad essere non solo il primo contenitore di vere eccellenze italiane a Roma ma anche di storie reali di resistenza casearia“.
GLI INCONTRI CON I PRODUTTORI: DALLE DONNE CASARE ALLE NUOVE SPERIMENTAZIONI DEL SETTORE
Anche quest’anno non mancheranno gli interessanti incontri con i produttori coordinati dell’assaggiatore ONAF Vincenzo Mancino. Si partirà sabato 14 maggio, dalle 11.30 alle 12.00, con il Caseificio Storico Ribelle per parlare della “Resilienza di Montagna”; subito dopo si affronterà l’argomento “Da Roma a Parma una storia di famiglia” con l’Azienda Agricola Giansanti di Muzio. Nel pomeriggio, dalle 15.30 alle 16.00 ci sarà un “Ricordo dedicato a Gregorio” del Bio Agriturismo Valle Scannese e, dalle 16.30 alle 17.00, si parlerà de “La Transumanza rito ancestrale” con l’Azienda Agricola San Maurizio.
Si riprenderà domenica 15 maggio, dalle ore 10.30 alle 11.00, con l’incontro “Formaggi antichi nella Basilicata: l’utilizzo della stagionatura in grotta nel XXII secolo” in compagnia dell’Azienda Zootecnica Casearia Maria Stellato. Dalle 11.30 alle 12.00, la presenza femminile nel settore caseario sarà al centro dell’approfondimento “Generazi
Sabato 14 maggio 2022 dalle ore 11.00 alle ore 20.00
Domenica 15 maggio 2022 dalle ore 10.00 alle ore 19.00Il costo del biglietto di ingresso per ogni giornata è di 5 euro.
Acquisto in prevendita dei biglietti: https://www.
Ingresso libero per tutti i seminari.